Proseguono le attività dei ragazzi di iFun a favore della collettività.

Proseguono le attività dei ragazzi di iFun a favore della collettività.

Dall’incontro con le giovani imprenditrici di iPez nasce un laboratorio per la creazione di mascherine in stoffa. Le mascherine da passeggio, tutte rigorosamente pezzi unici, ma con un fine di utilità sociale: donarle a chi si prende cura di grandi fragilità. Per questa ragione, sono state prodotte per essere donate a tre realtà del territorio: i Fratelli della Stazione, l’Associazione A.G.A.P.E. e la Struttura di Neuropsichiatria Infantile Adolescenziale del Policlinico Riuniti di Foggia.

La ricchezza è fatta di incontri speciali. I ragazzi del progetto iDO negli ultimi tempi hanno incontrato le giovani e creative imprenditrici di iPez, Federica Tonti e Giulia Ricciardi. Da questo incontro è nato un laboratorio per la creazione di mascherine in stoffa. Tutte rigorosamente pezzi unici, disegnate e tagliate dai ragazzi con disturbo dello spettro autistico, poi cucite e rifinite da Federica e Giulia. Ad agevolare la collaborazione è stata anche la vicinanza delle sedi operative, quella di iPez è negli spazi della Masseria “Domenico Siniscalco” e quella di iDO è a Masseria “A. De Vargas”.

L’iniziativa rientra tra le attività del progetto iDO, che iFun (associazione di promozione sociale di genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali) sta portando avanti col sostegno di Fondazione con il Sud, il cui obiettivo è formare bambini e ragazzi con problematiche psico-sensoriali, per donare loro competenze utilizzabili nel mondo del lavoro da adulti, migliorando la loro autonomia e l’inserimento nella società.

Ma non finisce qui perché Federica, Giulia e  iFun hanno deciso che questo laboratorio fosse utile alla comunità e lo hanno fatto donando le mascherine prodotte a realtà preziose del territorio: all’associazione di volontariato Fratelli della Stazione composta da persone che ogni sera, dal martedì al venerdì, vanno in stazione e portano latte e biscotti ai migranti e ai senza dimora che vivono per strada; all’A.G.A.P.E.,Associazione Genitori e Amici Piccoli Emopatici, che opera a sostegno delle famiglie e dei bambini ricoverati presso l’UOC di Oncoematologia Pediatrica di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo; alla Struttura di Neuropsichiatria Infantile Adolescenziale del Policlinico Riuniti di Foggia.

«Grazie a questo laboratorio i ragazzi si sono relazionati con altre persone, hanno sperimentato le loro abilità e, infine, si sono aperti alla comunità. Questa è per noi l’integrazione, è il nostro modo di costruire nuovi orizzonti», affermano dal direttivo di iFun.

L’associazione, che durante il lockdown non ha mai smesso di proporre attività online rivolte ai ragazzi e alle famiglie, continua ad adoperarsi per stimolare i ragazzi, far apprendere loro nuove competenze e farli essere a servizio e supporto del territorio.

E come ogni anno, in occasione della Festa dei Morti i ragazzi insieme a educatori e volontari – rispettando le norme di sicurezza – hanno realizzate le calze. Quest’anno ne hanno confezionate 2500 e si sono occupati anche delle consegne. Un passo avanti che responsabilizza i giovani e permette loro di essere parte attiva della comunità.

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